Obama day: 007 e Marine, Roma blindata
Migliaia di agenti per scortare Barack Obama, atterrato nella serata di mercoledì a Ciampino con l’Air Force One: Vaticano, Palazzo del Quirinale, Villa Madama e Colosseo, le tappe capitoline del tour presidenziale. Disturbatori di frequenze jammer – dispositivi impiegati per scopi militari – impedivano ai telefoni cellulari di funzionare nelle suddette aree. Marine, forze speciali statunitensi e italiane – come i Nocs della Polizia di Stato – e gli 007 della Casa Bianca sono stati disseminati in ogni dove. Artificieri erano all’opera nell’Anfiteatro Flavio per setacciare il monumento alla ricerca di ordigni, prima della passeggiata di Obama in veste privata. Foro romano e Palatino interdetti ai turisti. In allerta massima anche il Policlinico Gemelli, pronto a fronteggiare emergenze sanitarie di natura chimica e batteriologica. Strade chiuse, cecchini sui tetti, zone rosse. Droni radiocomandati. È il panorama metropolitano in cui si sono svolti gli incontri con: Papa Francesco, il Presidente Giorgio Napolitano e il Primo ministro Matteo Renzi. La visita diplomatica del presidente degli Stati Uniti d’America e del segretario John Kerry suscita accesi dibattiti. Prim’ancora dell’arrivo di Mr. Barack, manifesti del Movimento sociale europeo intitolati «Roma sta con Putin» e del Fronte Nazionale «Io sto con Putin» erano apparsi sui muri della città.
I negoziati sugli accordi commerciali trans-atlantici per rimuovere le barriere doganali ai servizi, investimenti e appalti pubblici (Ttip) – in corso fra Usa e Commissione Ue – e la politica estera interventista in Libia, Siria ed Ucraina dell’amministrazione statunitense sono osteggiati dalle associazioni che si sono date appuntamento in piazza Santi Apostoli: Coordinamento Universitario; Unione degli Studenti; rete No War-Roma; Confederazione Cobas; Rete della Conoscenza; Comitato No Muos-Roma; Prc; Attac; Rete romana per la solidarietà con il popolo palestinese; Comitato di solidarietà per Leonard Peltier; Un ponte per..; U.s. Citizens for Peace & Justice-Rome – i gruppi partecipanti.
Manifestazioni che non preoccupavano il prefetto Giuseppe Pecoraro: “sarà una giornata come tutte le altre, come i tanti grandi eventi che abbiamo avuto a Roma”, aveva anticipato.
Finanziato da ex politici del governo Clinton e facoltosi uomini di Wall Street – come l’attuale Capo di gabinetto della Casa Bianca William Michael Daley, ex banchiere della Jp Morgan e artefice dell’accordo Nafta (North American Free Trade Agreement) per la liberalizzazione, dal 1994, del commercio fra Stati Uniti, Canada e Messico – Obama ha una parentela “allargata”. Genealogisti hanno individuato legami di consanguineità con l’ex vicepresidente Dick Cheney, un cugino di ottavo grado – e con George W. Bush. Oltre ad essere imparentato con la dinastia reale inglese, quest’ultimo sarebbe cugino di undicesimo grado di Barack.
In famiglia – a quanto pare – c’è anche Sarah Palin: cugina di decimo grado, nel 2006-09 è stata governatrice dell’Alaska: non ci resta che attendere le vacanze romane dell’ex reginetta di bellezza.
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