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Le strutture industriali nella fotografia di Radino: dal Novecento ai giorni nostri

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Architetture, edifici e luoghi d’Italia destinati alla produzione energetica, attraverso le immagini del fotografo Francesco Radino – fra gli autori contemporanei più apprezzati – diventano un racconto a colori che ripercorre la storia di due epoche, dai primi del Novecento ai giorni nostri. Dalle centrali in Valtellina ai termovalorizzatori lombardi, fino agli invasi della Calabria, costruzioni differenti che creano un nuovo equilibrio con l’ambiente circostante: i processi di produzione energetica si legano agli elementi naturali, fondendosi con l’architettura ed il paesaggio. La rassegna “Le cattedrali dell’energia. Architettura, industria e paesaggio nelle immagini di Francesco Radino e degli Archivi Storici Aem” si terrà dal 21 ottobre al 27 gennaio, presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente di Milano, presentando una panoramica delle strutture industriali che comprende – nella sezione destinata agli scatti fotografici in bianco e nero, patrimonio storico dell’Azienda elettrica municipale composto da oltre 180mila documenti – officine, centrali e monumenti elettrici milanesi, di Cassano d’Adda e della Valtellina, oltre a dettagli dei macchinari, quadri di manovra delle linee elettriche e tranviarie. Scatti di Vincenzo Aragozzini, Guglielmo Chiolini, Antonio Paoletti e Gianni Moreschi compongono un ritratto della realtà industriale risalente alla prima metà del Novecento. “Alla selezione delle ‘cattedrali storiche’ di Aem, documentate dai preziosi scatti degli Archivi Storici della Fondazione, si accompagnano le splendide immagini contemporanee di Francesco Radino, già protagonista negli anni Ottanta con Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin di grandi servizi fotografici per la municipalizzata milanese. Insieme ai luoghi storici di Aem e delle altre realtà che compongono oggi il Gruppo A2A, la nuova campagna fotografica ha indagato i più moderni impianti dell’azienda e i suoi nuovi territori di competenza, non più storicamente ancorati all’area lombarda ma da anni ormai diffusi su tutto il territorio italiano”, ha annunciato il presidente della Fondazione Aem, Alberto Martinelli. Espressioni più moderne, geometriche, legate all’alternanza dei pieni e dei vuoti, sono la ricevitrice sud di Milano e la centrale idroelettrica di Calusia in Calabria, progettata da Giovanni Muzio. Varietà di edifici, contraddistinti da elementi storici, come la centrale idroelettrica di Roasco, simile ad un castello medievale – un progetto dell’architetto Piero Portaluppi – gli impianti di Grosotto e Fraele, d’ispirazione neorinascimentale e neoromanica e la centrale termoelettrica di Montefalcone in stile gotico, con le ampie navate che riportano alla tematica delle cattedrali a cui è intitolata la mostra. Una testimonianza che illustra anche i cambiamenti storico-economici e politici di Milano, le trasformazioni sociali di una comunità e le evoluzioni del territorio lombardo.

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