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Raised by Wolves – Una nuova umanità: l’avvincente Sci-Fi che ha scosso i fan di Ridley Scott

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Non avrebbe potuto non far discutere la serie di fantascienza di cui Ridley Scott è uno dei produttori esecutivi, nonché regista dei due episodi iniziali: Raised by Wolves – Una nuova umanità (2020). Creata da Aaron Guzikowski – sceneggiatore del thriller Prisoners (2013) – e trasmessa in Italia su Sky Atlantic, dallʼ8 febbraio allʼ8 marzo scorso, la prima stagione è stata introdotta da un trailer post-apocalittico che si è immediatamente fatto notare per lʼintensa componente distopica.

Il trailer di Raised by Wolves diretto da Ridley Scott (HBO Max)

Siamo nel XXII secolo. Sullʼincontaminato – lo sarà realmente? – pianeta extrasolare Kepler-22 b, situato nella Costellazione del Cigno, atterra un veicolo spaziale compatto con equipaggio composto dallʼandroide Padre (Abubakar Salim) e dalla ginoide Madre (Amanda Collin). “Un mondo completamente distinto e fantasioso, popolato da personaggi alle prese con domande esistenziali: cosa ci rende umani? Cosa costituisce una famiglia? E se potessimo ricominciare daccapo e cancellare il disastro che abbiamo fatto sul nostro pianeta? Saremmo in grado di sopravvivere? Faremmo di meglio?”, sono alcune delle intricate questioni che hanno suscitato l’interesse del celebre regista di Alien e Blade Runner. Ridley Scott ha anche ammesso di essere alla costante ricerca di nuove frontiere nel genere Sci-Fi e di aver trovato ispirazioni piuttosto originali nella realizzazione della serie televisiva in questione. Un progetto a cui hanno preso parte, oltre a Guzikowski e Scott, anche David W. Zucker – già produttore della notevole serie di genere ucronico L’Uomo nell’Alto Castello, ambientata in un passato alternativo in cui le potenze dell’Asse vinsero la II Guerra mondiale – e Jordan Sheehan, Adam Kolbrenner e Robyn Meisinger in qualità di produttori esecutivi.

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Esseri umani allevati dagli androidi su un lontano pianeta

Non temete, di seguito non vi saranno anticipazioni – nulla in più del trailer ufficiale trasmesso sul canale statunitense HBO Max. La narrazione si apre con una visione futuristica della storia umana, precipitata in una devastante guerra planetaria a causa di feroci contrapposizioni religiose. Atmosfere dai colori freddi e habitat inospitali contraddistinguono l’estetica del misterioso pianeta, ove gli androidi sono stati inviati con la missione di ricostruire, da zero, un futuro per nuove generazioni di uomini. L’avanzato ginoide Madre si occuperà di svolgere le funzioni di tutrice, incubando embrioni congelati e dando alla luce bambini da allevare, col supporto dell’androide Padre, sul pianeta Kepler-22 b. Non sarà un’impresa facile, in un ambiente sconosciuto e ostile, dare inizio ad una nuova civiltà tecnocratica evitando estremismi religiosi ed errori passati. Tantopiù che Madre è stata riprogrammata dallo scienziato Campion Sturges (Cosmo Jarvis) a partire da un modello munito di devastanti poteri, denominato ‘La Necromante’. L’attrice danese dalle peculiari fattezze androgine, Amanda Collin, offre un’interpretazione straordinaria e scene di impressionante impatto drammatico.

La setta di estremisti religiosi adoratori di Sol, i Mitraici, a bordo dell’astronave Arca giunge anch’essa sul medesimo pianeta. Non sono molti i sopravvissuti alla sanguinosa battaglia scatenata sulla Terra, ma conducono con sé anche un ridotto gruppo di figli: l’incontro-scontro con i pionieri androidi sarà inevitabile. 
Lo sconvolgente finale della prima stagione non può essere altrimenti definito. Di per sé, analogie e richiami di precedenti opere cinematografiche cult – oltre ad Alien, Alien: Covenant, Prometheus ed il più recente film di fantascienza I am Mother, innegabilmente anche di Blade Runner per le riflessioni etiche – sono disseminate lungo l’intero spettacolo. Fra i principali interpreti troviamo anche Travis Fimmel, alias Ragnar Lothbrok della popolare serie Vikings, nel ruolo di Marcus: un passeggero dell’Arca mitraica che non lesinerà le sorprese. Detto ciò, Raised by Wolves non lascia indifferenti e rappresenta uno dei migliori programmi Sci-Fi nel panorama contemporaneo: decisamente consigliato. Torneremo a parlarne prossimamente.

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Flora Liliana Menicocci

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